L’ultimo format a cui sta lavorando è ‘Calcio al femminile’, in collaborazione con Icaro TV. Come sta procedendo? “Calcio al femminile è il mio secondo programma. Sto facendo anche la regia di ‘Volteggiano le stelle‘, programma dedicato alla ginnastica artistica che va in onda due mercoledì al mese sempre su Icaro TV. ‘Calcio al femminile’ nasce per raccontare questo mondo. Non è come il maschile, è molto diverso. Sta procedendo bene. Abbiamo avuto l’Acquafarm di Riccione come partner. Il mio obiettivo è fare almeno quindici puntate.
Voglio realizzare un buon programma per dare visibilità ad un mondo che oggi è ancora poco raccontato. Non è facile fare un programma con le ragazze. Hanno altri tempi, è tutto un altro mondo. Anche qui abbiamo dei numeri importanti. Abbiamo una media di circa 25mila spettatori a puntata. Molte persone stanno iniziando a seguire il Riccione Women. Ciò è positivo! Sono contento”. Un commento su questa prima parte di Serie A. Secondo lei, quale squadra è la favorita alla vittoria dello scudetto? “Spero che il Napoli vinca lo scudetto.
Post Cervia, ha partecipato alla nota trasmissione Diretta Stadio. Celebri sono le sue gag con Tiziano Crudeli. Ci racconti qualche aneddoto particolare. “Post Cervia ho fatto tantissime cose, tra cui quasi 10 anni di programmi su Tele Lombardia e 7 Gold con il mio amico/nemico Tiziano Crudeli. Ci sono tante scene epiche. Un giorno stavamo discutendo come al solito in diretta, io avevo lasciato le chiavi davanti al quadro della macchina. Avevo un SLK che era in riserva.
Lei era uno dei calciatori più seguiti del programma. In che modo ha gestito la quella popolarità in quegli anni? “In quegli anni la mia popolarità era qualcosa di incredibile. Credo che se avessero fatto Campioni ai giorni nostri non avrei potuto circolare per il mondo per ciò che ho fatto. La mia popolarità è derivata soprattutto dal mio curriculum. Credo di essere stato l’unico nel mondo della televisione a falsificare un curriculum e ad essere preso e ad esser stato amato. Se oggi invece partecipi ad un programma, millantando di essere qualcuno e prendendo in giro il pubblico, questo automaticamente ti manda fuori. A me successe il contrario.
“Campioni il sogno non è stato solo un reality, ma ha rappresentato l’innovazione del calcio. Siamo stati i primi al mondo a portare le telecamere nello spogliatoio, sconsacrando un luogo sacro, come lo spogliatoio. Se oggi in Serie A vediamo telecamere ovunque, sia alla fine del primo tempo, sia al termine della partita, è anche merito nostro. Abbiamo lanciato la modernizzazione delle telecamere nel calcio.
È stato un successone, in concomitanza con il centenario. Lo dimostra il fatto che il video dell’unica volta in cui io sono andato in onda, nello spogliatoio del Cervia, quando rimproverai i ragazzi perché non stavano andando, è arrivato oltre un milione di visualizzazioni. Vuol dire che la gente è ancora appassionata a quella società, si ricorda con gran piacere molti di quei calciatori. Il progetto è andato bene. Ovviamente non può avere un seguito perché Campioni fa molta ombra sul Cervia. Abbiamo deciso di fare solamente un anno, in concomitanza con il centenario. Poi ho intrapreso altre strade”.
Sarei felice per Diego Maradona junior, con il quale ho avuto il piacere di giocare a Campioni. Conoscendo la sua storia, spero enormemente che lo scudetto arrivi al Napoli, per dare una gioia immensa a questo ragazzo, ed onorare quello che è stato il più grande giocatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Spalletti sta lavorando molto bene, i napoletani meritano il successo.
Dove vedere Inter-Bologna in tv e streamingFrancesco Gullo fu uno dei personaggi più caratteristici del reality ‘Campioni, il sogno‘, in onda su Italia 1 dal 2004 al 2006. Protagonista del format era il Cervia, squadra militante in Eccellenza nella prima edizione del programma, poi promossa in Serie D. Le telecamere riprendevano il quotidiano dei calciatori, tra allenamenti e spogliatoio, agli ordini di mister Ciccio Graziani, le cui scelte erano condizionate dal televoto del pubblico. Gullo probabilmente è stato il calciatore più iconico della squadra; carattere irriverente e personalità l’hanno reso uno dei membri maggiormente apprezzati dal pubblico. Negli anni seguenti è stato protagonista di Diretta Stadio, celebre trasmissione calcistica in onda su 7 Gold.
Nel 2021 lei ha riportato il Cervia in televisione, con il programma ‘Cervia Calcio 2. 0, generazione social’. Ci spieghi com’è nato e come si è sviluppato il progetto. “L’anno scorso ho riportato il Cervia in televisione. Dal 2015 ho avviato la mia carriera da regista, perché voglio fare questo nella vita. Attraverso la nascita di questo nuovo canale GO-TV, io e Matteo Bondi abbiamo deciso di portare il Cervia in onda. Un format ovviamente molto più piccolo, per raccontare il Cervia Calcio dopo 16 anni.
Un’altra partita indimenticabile è quella contro il Palermo. Avendo origini palermitane, entrai in campo, durante il riscaldamento, con la sciarpa del Palermo. 35 milioni di persone gridarono il mio nome, come se fossi Roberto Baggio o Maldini il giorno dell’addio al calcio. Queste sono le due partite per me indimenticabili. A differenza dei miei compagni di squadra, non temevo di giocare contro questi grandi campioni, anzi mi divertivo. Feci un tunnel anche Morrone del Palermo, ed a Flachi della Sampdoria. Il mio obiettivo era fare i tunnel, quindi mi divertivo”.
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Per fortuna sono rimasto un nome legato alla televisione, per questo ho potuto creare altri progetti. Ricordo quando tornai a casa, a Pavia, dopo il reality: bloccai il casello autostradale a Melegnano. Mentre pagavo al casello, in quel momento il casellante mi stava vedendo a Studio Sport. Riconoscendomi dal vivo scese per chiedermi una foto.
Per farmi un dispetto prese queste chiavi, andò fuori, si organizzò con una telecamera mobile, ed in diretta se ne andò. Il problema era che non sapeva che la macchina fosse in riserva. Aveva lasciato il telefono dentro, non poté avvisare nessuno quando la macchina si fermò. Lui è tornato dopo un’ora. Al suo ritorno mi ha mandato a quel paese, dandomi 20 euro per la benzina. Questo è uno degli aneddoti più belli con Tiziano Crudeli. Poi avevamo l’abbonamento a Striscia la Notizia, nella rubrica ‘I nuovi mostri’. Di episodi divertenti ce ne sono stati davvero tanti”.
Bloccai quel casello autostradale, fummo costretti a chiamare la volante per farmi scortare in tangenziale e farmi tornare a casa”. Emozionanti saranno state le amichevoli contro squadre di Serie A. Quali emozioni ha provato nel ritrovarsi a sfidare grandi campioni? “Due amichevoli in particolare ricorderò per sempre. Ovviamente la prima fu quella contro il Milan. Affrontai il Milan di Ancelotti, con in campo Kakà, Shevchenko, Gattuso, Seedorf e Rui Costa.
Nel 2021 ha riportato il Cervia sugli schermi televisivi di GO-TV, con il format ‘Cervia Calcio 2. 0, generazione social’, insieme a Matteo Bondi, suo ex compagno di squadra e direttore sportivo del club. Quest’anno invece sta collaborando ad un nuovo progetto, ‘Calcio al femminile’, in collaborazione con Icaro TV. Questo pomeriggio la redazione di Numero Diez ha avuto il piacere di intervistare Francesco Gullo. Tra aneddoti e curiosità, ha ricordato esperienze passate, per poi raccontare i progetti del presente. L’INTERVISTA Un reality come ‘Campioni il sogno’ è stato indubbiamente un format innovativo e di successo. Ci racconti qualche retroscena particolare legato al programma.
Di aneddoti ce ne son tanti. Ricordo che ci allenavamo costantemente con imbracature, come quelle dei poliziotti, che sorreggevano dei microfoni per sentire qualsiasi emozione o commento durante ogni allenamento. Un altro aneddoto che mi fa sorridere riguarda la partita contro il Milan, al nostro rientro in campo Costacurta, Kakà, Shevchenko ci indicarono che in campo ne eravamo solo dieci. Ciccio Graziani si era dimenticato nello spogliatoio Moschino che aveva avuto un forte problema intestinale. Penso che siamo stati l’unica squadra al mondo di Eccellenza, in diretta su Italia 1, a giocare contro il Milan di Ancelotti praticamente in 10″.
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